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2002 - Altri ministri e sottosegretari precedenti

31.12.2002

Allarme da non sottovalutare

"Interverremo, questi gruppi hanno collegamenti internazionali". Intervista a "il Giornale" del Ministro Pisanu

di MASSIMILIANO LUSSANA
da Roma

Beppe Pisanu è Beppe Pisanu anche il 30 dicembre. Appena i suoi collaboratori lo informano della minaccia terroristica alla Cisl di Cagliari, al pm Marchetti e al Giornale si fa immediatamente mandare tutte le carte sullo stato delle indagini per studiarle. Secchione fino all'ultimo, fosse pure l'ultimo dell'anno, il ministro dell'Interno è a casa sua a Sassari per la tradizionale visita alla Nuova Sardegna - il secondo giornale dell'isola dopo L'Unione sarda -dove incontra il direttore Livio Liuzzi e il vice Fiorentino Pironti. Con loro, Pisanu commenta i recenti attentati in Sardegna. Poi, al telefono con Il Giornale, "a cui esprimo totale solidarietà", fotografa tutte le minacce di ieri.
Onorevole Pisanu, la firma sul volantino arrivato al Giornate è quella della Brigata 20 luglio, la stessa che ha rivendicato gli attentati di Genova  e del Viminale. Che ne pensa?
"Gia da tempo ho denunciato una crescente virulenza dell'eversione anarco-insurrezionalista. Si tratta di gruppi diffusi in tutto il territorio nazionale, dotati anche di solidi collegamenti internazionali".
Ma sono realmente pericolosi o si limitano agli avvertimenti?
Si sono dimostrati capaci non solo di atti dimostrativi, ma anche di azioni cruente.
Come pensate di rispondere a queste azioni?
Sull'intero problema dell'anarco-sindacalismo e dei gruppi eversivi a esso collegati bisognerà riflettere seriamente e prendere decisioni appropriate.
Significa?
Significa, che commetteremmo un grave errore se sottovalutassimo episodi come questo che ha colpito II Giornale.
E per quanto riguarda il caso Sardegna, di cui ha parlato anche nel colloquio con il quotidiano di Sassari?
Purtroppo, l'allarme e che avevo lanciato il 26 settembre, dopo gli ordigni inesplosi all'Associazione nuorese degli industriali e alla Prefettura, si è dimostrato fondato. I successivi attentati e queste ultime due gravissime minacce al magistrato Marchetti e alla Cisl di Cagliari confermano l'esistenza in Sardegna di questi gruppi eversivi, che operano sotto diverse sigle e con crescente virulenza.
Gruppi di che tipo?
Gruppi che hanno saldi collegamenti nazionali e internazionali e qui nell'isola, come del resto
era accaduto anche in passato, si sono uniti a elementi pericolosi della criminalità comune.