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Elezioni

11.02.2006

Il Ministro dell'Interno Pisanu ha illustrato in una conferenza stampa al Viminale "la complessa procedura che ci porterà alle prossime elezioni politiche del 9 e 10 aprile"



VIMINALE, 11 FEBBRAIO 2006

CONFERENZA STAMPADEL MINISTRO DELL'INTERNO
ON.LE GIUSEPPE PISANU 
ELEZIONI PARLAMENTARI DEL 9 E 10 APRILE 2006

elezioni 5pQuesta mattina il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, previsto dall'articolo 88 della Costituzione, mettendo così in moto la complessa procedura che ci porterà alle prossime elezioni politiche del 9 e 10 aprile.
Di questa procedura vi vorrei succintamente informare avvalendomi della indispensabile collaborazione del Prefetto Dr.ssa Fabbretti, colonna principale del Ministero dell'Interno in materia elettorale. Se mi è consentito aprire una parentesi, come tutti sanno, io sono un nemico irriducibile delle quote rosa e, proprio per questo tengo a dire che anche nell'ultima tornata di promozioni, il 70% delle promosse erano donne: la Dr.ssa Fabbretti appartiene alla schiera ormai folta di donne del Ministero dell'Interno che danno un contributo formidabile alla vita di questa Amministrazione, indipendentemente dal fatto che hanno la gonnella: si può essere scamorze in pantaloni ma anche in gonnella.
Subito dopo la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica si è, come previsto, riunito il Consiglio dei Ministri che, su proposta del Presidente del Consiglio e mia, ha approvato altri tre decreti: quello che indice i comizi, cioè fissa la data delle elezioni per la domenica del 9 aprile e il lunedì successivo e indica il 28 aprile come la data della prima seduta delle Camere: questa data, a norma di Costituzione, deve essere indicata nello stesso decreto che indice le elezioni, ed essa deve essere compresa in un giorno che non superi il 20° dalla data delle elezioni stesse; gli altri due decreti, invece, ripartiscono, con delle tabelle annesse, i seggi assegnati alle diverse circoscrizioni, per quanto riguarda la Camera dei Deputati, e alle diverse regioni, per quanto riguarda il Senato della Repubblica, riservando contemporaneamente le quote per la circoscrizione estero, che prevedono, come sapete, dodici rappresentanti per la Camera dei Deputati e sei per il Senato della Repubblica. Questi decreti, come il decreto di scioglimento delle Camere, esplicano i loro effetti immediatamente, cioè nel momento in cui vengono adottati; lo sottolineo perché, come sapete, in molti altri casi invece i decreti hanno effetto dal momento della loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Vorrei anche ricordarvi, per quanto riguarda la ripartizione dei seggi, che esistono nell'ambito della circoscrizione estero quattro ripartizioni che sono l'Europa, l'America Settentrionale e Centrale, l'America Meridionale e la quarta, piuttosto estesa, che comprende l'Africa, l'Asia, l'Oceania e l'Antartide.
Ecco questi sono i passaggi costituzionali che mettono in moto il procedimento, il quale adesso verrò sviluppandovi secondo un calendario che vi riassumerò. Ma vi dico subito, anche per vostra comodità, che la dr.ssa Fabbretti  ha preparato un dossier piuttosto accurato, ma al tempo stesso semplice, che vi consente di far tutte le verifiche, puntuali anche per quanto riguarda i riferimenti costituzionali e legislativi.
Le questioni di maggiore interesse sono quelle che ora rapidamente vi espongo.
Innanzitutto la data e gli orari delle votazioni. Si voterà domenica 9 aprile dalle ore 8,00  alle ore 22,00, e lunedì 10 aprile dalle ore 7,00 alle ore 15,00; subito dopo inizierà lo scrutinio delle schede, comprese quelle della circoscrizione estero. Naturalmente, perché le schede della circoscrizione estero possano essere scrutinate contemporaneamente a tutte le altre, è necessario che i nostri connazionali all'estero votino entro le ore 16,00 del giovedì precedente; da quel momento tutte le schede verranno prelevate dai Consolati, portate a Roma, tenute in luogo sicuro e poi scrutinate insieme a tutte le altre.
Per quanto riguarda gli adempimenti più importanti vi ricordo che, da venerdì 24 febbraio a domenica 26 febbraio, i partiti e i gruppi politici potranno depositare presso il Ministero dell'Interno i loro contrassegni di lista, dichiarando l'eventuale collegamento con una coalizione di liste o con altre liste. In quella occasione coloro che sono coalizzati dovranno consegnare il programma della coalizione che reca l'indicazione del leader della coalizione medesima, mentre i partiti che non sono collegati dovranno semplicemente indicare il capo del partito con il programma che lo riguarda.
Le liste dei candidati, invece, saranno presentate da domenica 5 a lunedì 6 marzo e dovranno essere depositate presso le Cancellerie competenti delle Corti di Appello dei Tribunali. Per la circoscrizione estero, le candidature debbono essere presentate alla Corte d'Appello di Roma.
elezioni 3pAltra informazione che mi sembra opportuno darvi è il numero degli elettori: saranno 50.317.812 con una sensibile prevalenza di donne, che sono 26.071.392 contro 24.246.420 uomini. Questi numeri includono anche gli italiani all'estero aventi diritto di voto. Fino a questo momento, e lo sarà ancora fino al 20 marzo, l'elenco è da considerare provvisorio, perché fino al 20 marzo aspettiamo le risposte che gli elettori contattati non hanno ancora dato; quindi è probabile che questo numero si possa ridurre di una certa percentuale.
Come si vota. Le procedure di votazione, dopo la nuova legge elettorale, sono cambiate e semplificate. L'elettore avrà a disposizione non più tre schede, come avveniva col vecchio sistema, ma soltanto due dove saranno indicati solo i partiti, e i partiti che fanno parte di una coalizione saranno incolonnati strettamente l'uno all'altro. Non essendo previsto il voto di preferenza è chiaro che nella lista non vi è spazio per segnare nomi di singoli candidati perché, come sapete, in assenza di voto di preferenza, la lista è bloccata, cioè il numero di eletti assegnato alla lista viene ricavato dall'ordine di presentazione dei candidati: se una lista avrà diritto a tre seggi gli eletti saranno il numero 1, il numero 2, il numero 3 della lista.
Debbo però chiarire che il nuovo sistema di votazione non si applica a tutto il territorio nazionale; sono previste alcune eccezioni. Per la Camera dei Deputati si fa eccezione per la Val D'Aosta, dove l'unico seggio spettante alla Regione verrà attribuito col metodo maggioritario uninominale, cioè la Regione funziona come se fosse un vecchio collegio uninominale. Per quanto riguarda il Senato, invece, le eccezioni sono costituite, oltre che dalla Val D'Aosta, dal Molise e dal Trentino Alto Adige. Ancora una volta la Val D'Aosta eleggerà l'unico senatore col sistema maggioritario semplice. Il Molise, cui spettano due senatori, li eleggerà entrambi col sistema proporzionale ma senza premio di maggioranza, perché essendo due i senatori da eleggere non si può disporre di un posto per il premio. Il Trentino Alto Adige mantiene il vecchio sistema, e cioè avrà sei senatori che verranno eletti con sistema maggioritario semplice sulla base dei vecchi collegi uninominali, mentre l'ultimo sarà eletto in base al recupero regionale dei voti non utilizzati: in parole povere, si attribuiscono prima i sei collegi maggioritari a quoziente pieno, il settimo si assegna al resto più alto realizzato dai partiti che concorrono alle elezioni.
Per quanto riguarda il voto all'estero ve ne ho già accennato. Per la prima volta i nostri concittadini residenti all'estero dovranno eleggere dodici deputati e sei senatori. Ogni cittadino residente all'estero riceverà un plico, accuratamente sigillato, voterà, richiuderà il plico, lo manderà al Consolato competente, il quale lo attenderà fino alle ore 17,00 del giovedì precedente le elezioni; dopodiché si metterà in moto una macchina di raccolta di tutti i plichi che li convoglierà a Roma e li custodirà fino al momento dell'apertura dei seggi, perché venga poi fatto lo scrutinio simultaneamente a tutti gli altri seggi italiani.
All'estero, e questa è un'altra differenza, si vota invece col proporzionale puro e col voto di preferenza. Delle quattro circoscrizioni che vi ho indicato alcune eleggono due parlamentari altre uno; però le liste possono contenere fino al doppio dei nomi dei candidati, cosicché, dove se ne devono eleggere due, le liste possono averne anche quattro, dove se ne elegge uno le liste possono averne due e quindi il voto di preferenza avrà la sua efficacia.
La nuova legge prevede altre due novità che mi sembrano degne di sottolineatura. Per la prima volta è consentito il voto a domicilio a quegli elettori che essendo affetti da gravi infermità che li obbligano a dipendere in maniera continuativa da apparecchiature elettro-medicali, non possono ovviamente recarsi ai seggi. Si tratta di una proposta avanzata da tempo dai radicali, che il Governo ha doverosamente accolto, perché in questo modo si attua a pieno più di un principio costituzionale, ma in particolare quello che riconosce pari dignità a tutti i cittadini.
L'altra novità è che, anche in questo caso per la prima volta, potranno votare per corrispondenza anche alcune categorie di elettori che si trovano temporaneamente all'estero; e precisamente militari, dipendenti delle amministrazioni statali con i loro familiari conviventi, docenti e ricercatori universitari. Per ragioni tecniche, anzi pratiche, il legislatore ha voluto che i voti di questi elettori fossero computati, e così saranno nella circoscrizione estera nella quale si trovano.
Vi ricordo da ultimo che quattro Regioni - la Liguria, il Lazio, la Puglia e la Sardegna, una Regione cioè del Nord, una del Centro, una del Sud continentale e una Insulare - avranno la rilevazione informatica dello scrutinio, cioè in queste regioni si farà, oltre allo scrutinio normale, anche uno scrutinio elettronico delle schede, facendo fare così un ulteriore passo in avanti ad una sperimentazione che io ho voluto e che da una elezione all'altra si sta applicando ad una scala sempre più grande, in modo poi da mettere in condizione chi dovrà decidere, di scegliere o meno l'introduzione di questa tecnica che ha finora dimostrato un vantaggio innegabile: quello di ridurre notevolmente il rischio di errori nel computo dei voti e anche quello della trasparenza perché, mano a mano che si fa lo scrutinio, il voto scrutinato appare in un visore che, sotto il controllo di qualsiasi elettore voglia assistere allo scrutinio. Inoltre, limitatamente alla Regione Liguria, su richiesta dei Presidenti delle due Camere, verrà anche sperimentata la trasmissione informatizzata dei dati direttamente dal seggio, senza mediazione alcuna agli uffici circoscrizionali delle Corti di Appello che hanno il compito di proclamare gli eletti. Anche questa è una sperimentazione importante che ci potrà aiutare a decidere al momento opportuno sulla semplificazione, anche a vantaggio della trasparenza delle procedure, di questa parte importante delle operazioni di voto.
Concludendo, come potete rilevare dalle poche cose che vi ho detto, e da quelle che, in maniera più esauriente troverete illustrate nel dossier, la procedura elettorale è piuttosto complessa. Quest'anno avremo qualche difficoltà in più perché operiamo con una nuova legge elettorale; posso tuttavia assicurarvi che come sempre l'Amministrazione  dell'Interno sarà all'altezza della situazione.
Personalmente sono ben consapevole che le elezioni costituiscono il momento più alto e delicato della vita democratica e che perciò vanno gestite col massimo scrupolo e assoluta imparzialità. Naturalmente conto, come sempre, sulla piena collaborazione delle Amministrazioni comunali e di tutte le forze politiche che saranno impegnate nella competizione elettorale. Grazie per l'attenzione, se avete domande da fare io e la Dr.ssa Fabbretti siamo a vostra disposizione.