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Polizia di Stato
07.12.2004
700 nuovi poliziotti e carabinieri di quartiere in servizio nelle città italiane. Nel 2006 arriveranno a 5.900
700 Poliziotti e Carabinieri di quartiere hanno appena finito il corso di
preparazione e sono operativi nelle città italiane.
Appositamente selezionati e addestrati, sono stati collocati in 133 nuove zone, 34 delle
quali appartenenti a comuni non capoluogo di provincia.
I nuovi agenti vanno ad aggiungersi agli altri 1200, tra Poliziotti e Carabinieri, impiegati
nella
sperimentazione
partita il 18 dicembre 2002.
Il
Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ha fatto il bilancio della
sperimentazione
, il 6 maggio alla
Scuola
Superiore dell'Amministrazione dell'Interno a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi.
"E' davvero incoraggiante", ha detto il Ministro Pisanu riferendosi al lavoro svolto che
evidenzia un calo delle delittuosità nelle aree dove è presente la nuova figura.
È stata riscontrata, inoltre, un'accresciuta fiducia da parte dei cittadini nei confronti
delle forze di polizia e una maggiore percezione di sicurezza.
Il Ministro dell'Interno Pisanu ha annunciato che gli agenti in servizio diventeranno 5.900
entro la primavera del 2006, distribuiti in oltre mille quartieri.
"Altri 300 poliziotti e carabinieri di quartiere - ha precisato - entreranno in servizio
entro la fine di quest'anno, cosicché ad inizio 2005 avremo 2.200 operatori attivi per la tutela di
479 quartieri nelle 103 province italiane".
Il progetto è ambizioso e anche costoso, ha spiegato il Ministro Pisanu, convinto però della
realizzazione grazie anche all'aiuto di "un supporter d'eccezione: il Presidente del Consiglio dei
Ministri".
Il rafforzamento della sicurezza dei cittadini è, infatti, in primo piano tra gli
impegni di Governo.
"La cosa più importante che uno Stato deve garantire ai cittadini è la libertà dalla paura",
ha detto il
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e, rivolgendosi ai poliziotti
carabinieri di quartiere presenti all'evento, ha aggiunto: "La vostra presenza in mezzo alla gente
vuol dire che lo Stato c'è".
"Con il poliziotto e il carabiniere di quartiere
- ha osservato il
Capo della Polizia Gianni De Gennaro, presente alla cerimonia - la filosofia della
polizia di prossimità diventa realtà". Non solo è un'innovazione sotto il profilo
dell'organizzazione, ma anche il segno di una vera e propria rivoluzione culturale in materia di
sicurezza.
Il
Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Luciano Gottardo, alla sua prima
uscita ufficiale, ha sottolineato come la nuova funzione sia connaturata alla struttura dell'Arma,
forte di 5.200 presidi su tutto il territorio nazionale. "Da sempre - ha osservato - le nostre
stazioni sono un punto di riferimento irrinunciabile per i cittadini".
A conclusione, il Ministro dell'Interno Pisanu, riferendosi ai dispositivi di
sicurezza messi in atto per
contrastare il terrorismo internazionale, ha ricordato che tutto viene vagliato
con grandissima cura.
"Ogni giorno - ha spiegato - 24 ore su 24, in un tavolo al Viminale, alti esponenti dell'Arma
dei Carabinieri, della Polizia di Stato e dei nostri servizi siedono in permanenza esaminando
minuto per minuto ogni notizia, ogni elemento di preoccupazione che in qualunque modo arrivino".
"Oggi - ha aggiunto - c'è tra Polizia e Carabinieri un livello straordinario di
collaborazione che si misura nell'entità dei risultati che stiamo conseguendo nella lotta al
crimine comune, alla criminalità diffusa, alla criminalità organizzata e al terrorismo interno e
internazionale".