Dalle Prefetture
Sicilia - Agrigento
03.07.2007
Presentato il progetto 'Presidium 2' presso la Prefettura di Agrigento
Il programma, per il potenziamento del sistema di accoglienza dei migranti, scaturisce dalle convenioni stipulate dalle organizzazioni umanitarie OIM, CRI e UNHCR con il ministero dell'InternoLa prefettura di Agrigento ha organizzato il 26 giugno 2007 un incontro con i rappresentanti degli Organismi umanitari OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni)- CRI (Croce Rossa Italiana) – UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) per illustrare le attività previste dal progetto "Presidium 2", oggetto delle convenzioni siglate con il ministero dell’Interno.
Nel corso della riunione, cui hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti provinciali delle Forze dell'ordine, della Capitaneria di porto, e i funzionari della Prefettura, i responsabili delle organizzazioni umanitarie hanno sviluppato le tematiche del progetto, diretto a migliorare l’accoglienza dei flussi migratori in arrivo sulle coste della Sicilia.
L’accento è stato posto in particolare sulla peculiarità dell’esperienza maturata nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa, diventato simbolo di tutti gli analoghi centri d’Italia, e dove è stato sperimentato il precedente progetto "Presidium 1".
In tale ambito, i rappresentanti delle istituzioni e degli organismi umanitari, in occasione dei numerosissimi sbarchi che contraddistinguono l'isola, avevano già in precedenza cooperato per contribuire a rafforzare la presenza di operatori esperti sia sotto l’aspetto dell'informazione e assistenza legale che sotto quello della cura e dell’assistenza socio–sanitaria.
Per l’attuazione di dette “buone prassi” anche nelle località costiere - applicate con successo nell’"isola minore” - le organizzazioni umanitarie hanno reso noto di avere attivato una propria sede nel capoluogo, quale presidio per i necessari spostamenti nelle località della provincia, come Licata e Porto Empedocle, dove esistono delle aree di sbarco all’occorrenza predisposte con l’ausilio del Comune e dei volontari della protezione civile.
Per consentire l’operatività degli interventi umanitari necessari a quello che costituirà il Presidium 2, è stata assicurata da parte della Prefettura e degli organi di Polizia intervenuti, la piena collaborazione con gli operatori dei tre organismi interessati, peraltro ampiamente collaudata sull’isola di Lampedusa.
Inoltre, per realizzare una maggiore sinergia fra le azioni delle Istituzioni della Provincia preposte alle problematiche dell’immigrazione e quelle degli organismi umanitari che operano nel medesimo settore, è stato stabilito di potenziare le azioni a tutela e a sostegno dei minori non accompagnati, categoria particolarmente a rischio per la vulnerabilità e precarietà della condizione, spesso numerosi tra gli arrivi.
Le azioni a sostegno, che necessitano in particolar modo di un ausilio da parte dei tre organismi rappresentati nelle convenzioni, sono costituite principalmente dall’attività di accompagnamento dei minori durante il trasferimento dal centro di prima accoglienza alle apposite strutture di destinazione, (attività per la quale sono già in corso intese fra questa Prefettura e la CRI), e in quella di informazione sul possibile ricongiungimento con i familiari o sulla richiesta dello status di rifugiato politico, per le quali sia i rappresentanti dell’OIM che quelli di UNHCR, già coinvolti in tal senso, si sono ulteriormente impegnati anche per seguire il percorso dei minori durante la permanenza nelle case di accoglienza onde evitare, quanto più possibile, il fenomeno degli allontanamenti dalle strutture cui vengono affidati .
L'incontro si è concluso con l’impegno da parte di tutti i partecipanti a contribuire alla buona riuscita del progetto, con la stessa collaborazione che contraddistingue ad oggi l’attività svolta a Lampedusa, per il raggiungimento dell’obbiettivo comune di migliorare il sistema di accoglienza dei migranti irregolari.