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1870

Francesco CrispiRoma viene presa dai bersaglieri e annessa allo Stato italiano … divenendone Capitale nel 1871. 

Presidente di un gabinetto costretto alle più rigide economie, anche come ministro dell’interno Giovanni Lanza pensò che si potessero comprimere le spese del suo dicastero e ridurre il numero degli impiegati, ma la sua riorganizzazione ebbe breve durata. Già nel 1874 e poi nel 1877, ossia durante l'ultimo governo della Destra e il primo della Sinistra, si ebbero altri decreti di riorganizzazione complessiva del ministero. In quegli anni prevalsero nel ministero le funzioni di polizia, distinte in polizia giuridica (pubblica sicurezza e carceri) e polizia sociale (uffici di sanità pubblica). 

Le riforme volute da Francesco Crispi - mosse da un intento centralizzatore e tese al rafforzamento del presidente del consiglio - ottennero, nell'immediato, il risultato di irrobustire le competenze tanto degli uffici centrali quanto delle prefetture. Il ridisegno della legislazione amministrativa interna attuato tra il 1888 ed il 1890 non produsse trasformazioni evidentissime nelle strutture, ma ne accrebbe le capacità di intervento, facendone il perno essenziale del sistema amministrativo. 

Negli anni successivi il ministro Antonio Di Rudinì realizzò un decentramento delle funzioni, affidando ai prefetti diverse attribuzioni fino ad allora di competenza del ministero.