Il contributo italiano
Due le risoluzioni presentate dall'Italia in tema di criminalità, perché, ha spiegato il capo della Polizia, «se è vero che il nostro Paese esporta criminalità organizzata è anche vero che esporta metodi di contrasto». È importante «condividere con i Paesi di altri continenti strumenti e strategie», ha aggiunto, riconoscendo all'Interpol una fondamentale funzione propulsiva.
Approvata dall'assemblea una risoluzione per 'esportare' ovunque «una normativa antimafia - come l'ha definita il direttore centrale della Polizia criminale Francesco Cirillo - unica nel mondo».
È stato, inoltre, messo a disposizione degli operatori il 'Digesto delle buone prassi per il contrasto della criminalità organizzata transnazionale', elaborato dal nostro Paese in collaborazione con altri Stati, tra i quali la Colombia, e promosso dallo United Nations Office on Drugs and Crime (Unodc). Obiettivo: presentare la propria esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata anche transnazionale.
Illustrato, infine, il nuovo Sistema integrato per la georeferenziazione dei reati (Sigr), sviluppato dal Dipartimento della pubblica sicurezza con l'obiettivo di aumentare l'efficienza nelle indagini di Polizia e di ottenere indicazioni utili per combattere la criminalità e controllare maggiormente l'intero territorio nazionale. Unico nel suo genere, il sistema è stato presentato nel contesto dedicato alla lotta alla criminalità organizzata.