Il vertice ministeriale
Per sottolineare l’importanza strategica dell’evento, la sessione dell’assemblea generale è stata preceduta da un vertice ministeriale, lunedì 5, tra oltre 100 ministri competenti nelle materie giustizia, sicurezza e affari interni, nel corso del quale sono state esaminati gli aspetti più attuali e strategici dell’attività di polizia di interesse comune. Il risultato è stata l’adozione di una Dichiarazione ministeriale conclusiva per ribadire, come ha evidenziato il ministro Cancellieri, nel suo intervento inaugurale, «l’impegno comune ad imprimere alla lotta alla violenza criminale e terroristica un cambiamento di rotta all’insegna della concretezza in uno spirito di apertura e collaborazione».
In una serie di incontri bilaterali, a margine del vertice, Manganelli ha incontrato il capo della Polizia colombiana, confermando la grande sinergia tra le due polizie nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. La Colombia ha chiesto la realizzazione di un accordo di collaborazione per mettere a profitto l'esperienza delle due Polizie. Il prefetto, che ha personalmente lavorato da giovane investigatore con i colleghi colombiani, ha accolto con piacere la proposta del suo omologo sud-americano.
A seguire, un incontro con i colleghi della Romania ,con i quali è stato concordato un partenariato per la repressione dei reati, tenendo conto in particolare delle 36 mila aziende italiane che operano in quel Paese, con un giro d'affari che supera i 12 miliardi di euro. Sarà lo stesso modello di collaborazione già adottato con la Francia e la Germania.
Ultimo scambio bilaterale con l'omologo iraniano. Il problema maggiore del Paese medio-orientale è la lotta al traffico di droga: quasi 4 mila poliziotti sono morti in conflitti a fuoco con i narcotrafficanti soprattutto al confine afgano. Due terzi della droga mondiale passa per il confini iraniani. Per questo motivo il capo della Polizia dell'Iran ha chiesto la collaborazione della polizia italiana. Manganelli ha disposto che un funzionario italiano con esperienza investigativa sia inviato nel Paese per realizzare la collaborazione richiesta.