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8 marzo 2010. Giornata internazionale della donna

L'esperienza delle donne al lavoro nel ministero dell'Interno. Il tema della ricorrenza in Europa e nel mondo

8 marzo 2010Uguaglianza di genere insieme a pari diritti e opportunità sono le basi fondamentali per il progresso di ogni comunità verso il raggiungimento di pace, sviluppo sostenibile, sicurezza, giustizia economica e sociale. È questo il cuore del messaggio lanciato quest'anno in occasione della Giornata internazionale della donna, che si celebra l'8 marzo, dal segretario generale delle Nazioni unite (Onu) Ban Ki-moon.

Si tratta di concetti quanto mai attuali e validi per ogni tipo di società, declinabili nei tanti settori - economico e lavorativo, sociale, politico, familiare - in cui la donna tuttora incontra difficoltà nell'affermare i diritti fondamentali ed è ancora la principale vittima di violenze e soprusi. Per questo l'Onu ha scelto come tema della Festa della donna 2010 l'equazione 'Pari diritti e pari opportunità: progresso per tutti', recepita in Italia sin dal 1948 nei principi della Carta costituzionale.
 
Nell'organizzazione del lavoro, in particolare nel settore pubblico, sono sempre più le donne a ricoprire ruoli di vertice. Parlano chiaro i numeri del ministero dell'Interno, dove oggi, nell'ambito della carriera prefettizia, il 55,72% dei viceprefetti e viceprefetti aggiunti è donna (677 su 1215), mentre su 190 prefetti ci sono 47 donne (24,74%). Nel personale contrattualizzato del ministero dell'Interno, sul totale di 20252 unità nelle varie qualifiche, dirigenziali e non, le donne sono 12189 (60,187%). Ed è in aumento anche il numero degli incarichi apicali 'al femminile': sono, attualmente, donne il vice capo della Polizia, il capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali, il capo dell'Ufficio legislativo e relazioni parlamentari. Nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco operano 1880 donne di cui 87 con compiti operativi. Tre comandi provinciali (Latina, Como e Gorizia) sono diretti da donne e anche il vicedirettore regionale dell'Emilia Romagna è una rappresentante femminile. Per la maggior parte le donne nel Corpo svolgono funzioni direttive, ingegneri e architetti (52), insieme a sei medici e 24 vigili qualificati.

parlano le protagoniste

Spesso le parole delle stesse protagoniste sono il mezzo più efficace per comprendere come si è evoluto il ruolo femminile nella società e nel mondo del lavoro. Per questo abbiamo realizzato delle brevi interviste con le donne, scelte a campione, che operano sul campo tra le appartenenti alla carriera prefettizia, alla Polizia di Stato e al Corpo dei Vigili del Fuoco.

Interviste di Daniela Pugliese

Viceprefetto Carmen Perrotta (Vai all'intervista)Carmen Perrotta 
«La nostra professione chiede molto, spesso è estremamente esigente e rimane a ciascuno di noi l’onere di organizzare le esigenze familiari senza incidere sugli impegni lavorativi. In cambio però questa amministrazione ti dà un'identità e la soddisfazione di svolgere, anche con responsabilità dirette, una funzione, in cui credo fermamente, di servizio allo Stato e ai cittadini».

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Elisabetta Mancini, vice questore aggiunto della Polizia di Stato (vai all'intervista)Elisabetta Mancini 
«Le mie giornate iniziano presto ed è una corsa continua tra gli impegni di due bambini meravigliosi, di un lavoro che amo, una casa da seguire, una famiglia e delle amicizie che mi piace alimentare e un po’ di sport per sentirsi meglio. Tutto in una città bella e difficile come Roma. C’è un pizzico di sana schizofrenia e di allegra confusione, ma è la mia vita e non la vorrei diversa. Senza il mio lavoro sarei sicuramente una madre più presente, ma meno soddisfatta, meno ricca di energie e di esperienze da raccontare».

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Viceprefetto Maria Assunta Rosa (Vai all'intervista)Maria Assunta Rosa 
«Di fronte ad una sala piena, non di addetti ai lavori, come immaginavo, ma di ragazzi adolescenti italiani e stranieri e a un gruppo di donne, che contro ogni limite religioso-culturale aveva partecipato attivamente a quel percorso formativo, ho immediatamente resettato la mia relazione e a mio sostegno è intervenuto quel bagaglio di conoscenze umane che, come donna e madre di due figlie adolescenti, ho maturato nel mio percorso di vita».

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Biancamaria Cristini, funzionario direttivo dei Vigili del fuoco (vai all'intervista)Biancamaria Cristini 
«Trovo avvincente la sfida continua di problematiche completamente diverse, e questo lavoro, senz’altro, offre questa opportunità. Si tratta, infatti, di un’attività che richiede competenze tecniche, pur non essendo arido, e che dà un grande valore aggiunto in termini di utilità sociale. Oltre alla capacità organizzativa è indispensabile avere spirito d’iniziativa e determinazione, e ritengo che queste siano caratteristiche intrinseche nella natura femminile».

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Viceprefetto Laura Lega (vai all'intervista)Laura Lega 
«Vivo per carattere la vita in modo pieno ed appassionato. Credo che chi lavora con me ne sa qualcosa. Sarebbe falso sostenere che coniugare pubblico e privato – specie quando si hanno due figli – sia facile, ma le responsabilità vanno affrontate costruttivamente e senza ansie».

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