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2004 - Comunicazione
04.11.2004
"Rapporto al Ministro per la Funzione Pubblica sulla situazione e le tendenze della comunicazione istituzionale in Italia": è il risultato di un'indagine condotta su oltre 1000 amministrazioni pubbliche
La metà delle amministrazioni pubbliche italiane si è efficacemente incamminata
lungo la strada indicata dalla legge 150 in materia di comunicazione. È questo uno dei risultati
emersi dal "Rapporto al Ministro per la Funzione Pubblica sulla situazione e le tendenze della
comunicazione istituzionale in Italia", realizzato dall'Università IULM di Milano e presentato al
Com-PA in corso a Bologna il 3, 4 e 5 novembre.
Il rapporto è stato elaborato sulla base di un questionario di 100 domande alle quali hanno
risposto oltre 1000 amministrazioni pubbliche e su cui hanno lavorato 40 esperti tra rappresentanti
di Università, istituzioni e associazioni. Tre gli ambiti esaminati: trend dei processi
organizzativi, situazione delle prestazioni, temi trasversali che legano processi, prestazioni e
contesti.
La situazione che ne emerge è quella di un'Italia divisa a metà. La legge 150 si è radicata
nell'organizzazione di oltre il 50% della P.A. ma, sebbene il 40 % delle amministrazioni dispongano
di strumenti di analisi dei bisogni dell'utenza, il 73% lamenta insufficienze di risorse
professionali e finanziarie e solo il 20% svolge una vera e propria pianificazione dell'attività
comunicativa. Per quanto riguarda l'utilizzo delle nuove tecnologie, Internet è strumento diffuso
nel 92% delle amministrazioni, mentre intranet è ignoto a oltre nel 55% dei casi. Interessanti
anche i dati relativi alla presenza di uffici stampa interni e alla progettualità dell'approccio
con la comunicazione: nel 48% delle situazioni esaminate esiste un ufficio stampa strutturato, ma
solo nel 20% delle amministrazioni pubbliche monitorate si fa una vera e propria attività di
pianificazione della comunicazione, cifra che si riduce drasticamente se si parla di ricerca sulla
comunicazione: solo per il 3,7% dei casi si tratta di esperienza costante, ed episodica per il 21,3
per cento. Infine, nella comunicazione integrata, i due terzi delle pubbliche amministrazioni
dichiarano che c'è prodotto ma non progettualità.
Fino qui la situazione in essere. "Si tratta ora - ha detto
Stefano Rolando, docente di Teoria e Tecniche della Comunicazione allo IULM - di
accompagnare metà della P.A. alla prima fase di attuazione della legge 150 e l'altra metà della
P.A. a trovare risposte di razionalizzazione e crescita".
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