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2005 - Europa
30.05.2005
I Francesi bocciano la Costituzione dell'Unione Europea
Altissima affluenza, il 70%, per il referendum che impedisce la ratifica della
Costituzione europea da parte della Francia: il
54,87% dei francesi ha detto
no (15.422.659 voti) contro il
45,13% che si è pronunciato per il
sì (12.686.732 voti).
Il dato sull'affluenza alle urne è stato superiore a quello del settembre del 1992 quando per
il referendum sul trattato di Maastricht andarono alle urne il 69,7% degli aventi diritto.
La Francia, Paese fondatore dell'Unione Europea, è il primo a respingere la Costituzione che
è stata già ratificata da nove paesi.
L'esito del referendum francese si colloca nel mezzo di giornate importanti, forse decisive per il futuro dell'Unione Europea; infatti nel breve volgere di una settimana ben cinque Paesi membri si confrontano con la ratifica della Costituzione europea, che entrerà in vigore solo se tutti e 25 i Paesi membri perverranno alla ratifica, tramite consultazione popolare oppure per via parlamentare. Prima del No francese all'Eurocostituzione, il Bundesrat tedesco il 27 maggio 2005 aveva detto definitivamente SI alla Costituzione europea portando a conclusione l'iter parlamentare di ratifica dell'atto fondamentale dell'Unione. Il Bundestag il 12 maggio infatti già aveva espresso il proprio parere favorevole sul documento costituzionale. Il 26 maggio anche la Camera Alta austriaca aveva ratificato la Costituzione europea con 59 voti a favore e 3 soli contrari. Il Trattato costituzionale, già approvato - con un solo voto contrario - dalla Camera dei Deputati lo scorso 11 maggio, sarà tuttavia formalmente ratificato con la firma del Presidente della Repubblica Heinz Fischer. Solo tre giorni prima dell'Austria, era toccato al Belgio pronunciarsi sul trattato costituzionale: la Camera dei Rappresentanti belga aveva approvato la Costituzione europea con 118 sì, 18 no e una astensione. La Costituzione, già passata al vaglio del Senato belga lo scorso 28 aprile, deve ora essere esaminata dalle cinque Assemblee regionali e comunitarie belghe. Il Primo Ministro Guy Vehofstadt ha dichiarato di approvare "pienamente la Costituzione", che rende l'UE "più democratica, più efficace e più trasparente". In Olanda il referendum consultivo, fissato per il 1 giugno 2005, sarà seguito dall'approvazione per via parlamentare. Un "no" degli olandesi alla Costituzione Ue "danneggerebbe tutti gli Stati membri" ed impedirebbe all'Europa "di divenire un attore economico importate". E' quanto ha affermato di recente dal Presidente del Parlamento europeo Josep Borrell Fontelles. Intanto sono stai resi pubblici gli esiti di un sondaggio promosso da Il Sole 24 ore sul pensiero degli Italiani circa la Costituzione europea: ebbene il 68% degli Italiani voterebbe "sì" alla Carta fondamentale dell'UE. I maschi (73%) sono più favorevoli delle donne (64%), e i giovani (81%) si collocano a 15 punti percentuali più degli adulti e a 20 più degli anziani. I più convinti, accanto ai giovani, sarebbero gli abitanti del Sud e delle isole (76%). Ma l'euroentusiasmo degli italiani, nota il Sole 24 ore, si rivela un po' "distratto": solo un italiano su tre è a conoscenza che in Italia la Costituzione è già stata approvata dal Parlamento e appena il 25 % della popolazione ne conosce realmente i contenuti.