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Il Parlamento Europeo

Unica istituzione comunitaria basata sul suffragio universale diretto, il Parlamento europeo riunisce i deputati eletti ogni cinque anni negli stati membri dell'Unione Europea. Il Parlamento attuale, eletto nel giugno 2004, comprendeva 732 membri provenienti da tutti i 25 Stati UE, quasi un terzo dei quali (222) donne. 

I parlamentari europei sono divenuti provvisoriamente  785 dal gennaio 2007 a seguito dell'arrivo dei 18 deputati bulgari e dei 35 deputati rumeni. Il loro numero tuttavia è destinato nuovamente a diminuire dopo le prossime elezioni europee.

Il numero di deputati europei eletti in ciascun paese è proporzionale al numero di abitanti dello stato. Attualmente le "quote" assegnate sono le seguenti:

  • Austria 18 

  • Belgio 24

  • Bulgaria 18

  • Rep. Ceca 24

  • Cipro 6

  • Danimarca 14

  • Estonia 6

  • Finlandia 14

  • Francia 78

  • Germania 99

  • Grecia 24

  • Irlanda 13

  • Italia 78

  • Lettonia 9

  • Lituania 13

  • Lussemburgo 6

  • Malta 5

  • Paesi Bassi 27

  • Polonia 54

  • Portogallo 24

  • Regno Unito 78

  • Romania 35

  • Slovacchia 14

  • Slovenia 7

  • Spagna 54

  • Svezia 19

  • Ungheria 24

La scelta del sistema elettorale da utilizzare viene lasciata allo stato membro, anche se nelle ultime elezioni del Giugno 1999 tutti i membri hanno optato per il sistema proporzionale, rispettando le indicazioni fornite dallo stesso Parlamento europeo.

La sede dell'Assemblea parlamentare è la città francese di Strasburgo, dove si svolgono dodici sessioni mensili della durata di una settimana. Alcune sessioni ufficiali di lavoro (in gergo "minisessioni") si tengono a Bruxelles (Belgio), mentre la sede del Segretariato Generale del Parlamento europeo è ufficialmente stabilita a Lussemburgo.

I deputati eletti al Parlamento europeo non hanno vincolo di mandato nazionale, e rappresentano i circa 500 milioni di cittadini dell'Unione europea. Le forze politiche non si distribuiscono dunque per provenienza geografica, ma in gruppi politici basati sull'area politica di appartenenza o sul programma politico.

I gruppi parlamentari esprimono gli orientamenti dei partiti politici che li compongono. Ognuno di essi è rappresentato nella Conferenza dei Presidenti dal proprio presidente, incaricato anche di illustrare in seduta plenaria le posizioni del gruppo in merito ai problemi trattati.

Il numero minimo di deputati richiesto per costituire un gruppo politico è fissato a 29 deputati se appartengono ad un solo stato membro, a 23 se appartengono a due stati membri, a 18 se appartengono a tre stati membri e a 14 se appartengono a quattro o più stati membri.

Che cosa fa il Parlamento europeo?

All'Assemblea di Strasburgo sono attribuiti tre poteri fondamentali nell'ambito del processo legislativo, del bilancio e del controllo dell'esecutivo.

la funzione legislativa

Diversamente dai parlamenti nazionali degli stati membri, il Parlamento europeo non è l'unico depositario del potere legislativo. Il suo ruolo è principalmente consultivo, anche se gli sviluppi degli ultimi anni hanno ampliato, in modo considerevole, il "peso specifico" dell'Assemblea di Strasburgo nell'ambito delle attività dell'Unione.

A svolgere la funzione di legislatore dell'Unione è principalmente il Consiglio della UE, al quale, in alcuni casi,  il Parlamento europeo si affianca nell'ambito dell'iter legislativo. Il ruolo dell'Assemblea varia a seconda della procedura in atto.
Schematicamente si può dire che il potere legislativo del Parlamento europeo si esercita secondo quattro procedure legislative:

I - Consultazione

L'Assemblea parlamentare esprime il proprio parere prima che la proposta sia adottata dal Consiglio. Quest'ultimo può non tenere conto del parere espresso.
E' la procedura che si applica ad esempio alla fissazione dei prezzi agricoli e per le materie degli affari interni.

II - Cooperazione

Se il parere espresso dal Parlamento non è stato preso in considerazione dal Consiglio in prima lettura, l'Assemblea può respingere la proposta in seconda battuta. Il Consiglio può allora non tenere conto della posizione del Parlamento solo all'unanimità.
Questa procedura si applica ad esempio ai settori della ricerca e dell'ambiente.

III - Codecisione

Il potere decisionale è diviso paritariamente da Parlamento e Consiglio. Nel caso in cui il Consiglio non tenga conto delle proposte dell'Assemblea, quest'ultima può impedire l'adozione della proposta.
In tali casi viene convocato un comitato di conciliazione (composto di membri del Parlamento, del Consiglio e della Commissione) per cercare un compromesso. Se il disaccordo permane il Parlamento può respingere definitivamente la proposta.

Dall'entrata in vigore del Trattato di Amsterdam (1° maggio 1999) la procedura di codecisione è stata estesa ai principali settori chiave dell'attività dell'Unione Europea.

IV - Parere conforme

Il parere conforme del Parlamento europeo è indispensabile per decidere in merito all'adesione di nuovi Stati membri, agli accordi di associazione con paese terzi, alla stipula di accordi internazionali, agli obiettivi dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione, nonchè ai compiti ed ai poteri della Banca centrale europea.

Il potere di bilancio

L'adozione definitiva del bilancio dell'Unione europea è affidata al Parlamento europeo.
Ogni anno, solitamente nel mese di dicembre, il progetto preliminare di bilancio che la Commissione europea sottopone al Consiglio dei ministri, viene trasmesso al Parlamento. Attraverso la commissione per i bilanci e le commissioni specializzate l'Assemblea analizza il progetto, presentando le eventuali modifiche.
E' comunque il Parlamento che adotta definitivamente il bilancio, che viene reso esecutivo dalla firma apposta dal suo Presidente.
L'Assemblea parlamentare è anche incaricata di controllare l'uso fatto dei fondi pubblici, e valuta ogni anno la responsabilità politica della Commissione prima di avallarne l'esecuzione del bilancio.

Il potere di controllo dell'esecutivo

Così come i parlamenti nazionali dei Quindici, il Parlamento europeo ha una funzione di controllo democratico che permette di vigilare sull'ampia parte dell' attività comunitaria, ed in particolar modo sull'attività del "governo europeo" rappresentato dalla Commissione.
Il Parlamento ha un potere di investitura della Commissione, che deve essere approvata dai deputati europei.
L'arma più efficace affidata all'Assemblea è però la mozione di censura, vero e proprio voto di sfiducia che, in caso di approvazione, costringe la Commissione a rassegnare le dimissioni.

Organizzazione e calendario

L'attività del Parlamento europeo è posta sotto la direzione del Presidente, eletto ogni due anni e mezzo, e dei 14 vicepresidenti.
Durante la prima parte dell'attuale legislatura l'Assemblea è stata presieduta dal francese Nicole Fontaine a  cui è succeduto, il 15 gennaio 2002,  l'irlandese  Pat Cox .

Per preparare i lavori delle sedute plenarie i deputati si suddividono in 20 commissioni permanenti, ognuna delle quali specializzata in settori specifici. Ogni commissione designa un relatore per ciascun tema trattato.

Per facilitare i contatti con la Commissione ed il Consiglio, le commissioni parlamentari si riuniscono a Bruxelles per due settimane al mese, mentre la terza settimana è riservata alle riunioni dei gruppi politici e la quarta alle sedute plenarie a Strasburgo.

Tutti i lavori ufficiali del Parlamento europeo si svolgono, grazie ad un servizio di interpretazione simultanea, nelle undici lingue ufficiali dell'Unione: spagnolo, danese, tedesco, greco, inglese, francese, italiano, olandese, portoghese, finlandese e svedese. Tutti i documenti ufficiali sono disponibili in tutte e undici le lingue.