Il Consiglio della Ue
Il Consiglio dell'Unione europea, più noto come Consiglio dei Ministri, è un'istituzione che non ha equivalenti al mondo. In questa sede, i Ministri degli Stati membri competenti per materia adottano gli atti legislativi di competenza dell'Unione europea, definiscono i suoi obiettivi politici, coordinano le politiche nazionali e compongono le divergenze che esistono tra di loro e con altre istituzioni.
Composizione La composizione del Consiglio varia a seconda degli argomenti trattati. Questo non modifica però il ruolo ed i poteri dell'istituzione, in cui ognuno degli Stati membri dell'Unione è rappresenatato da un ministro.
Ogni sessione del Consiglio vede pertanto riuniti i quindici Ministri dei paesi UE competenti per la materia in discussione. I Ministri degli Affari esteri, ad esempio, si riuniscono nella formazione del Consiglio detta "Affari generali" per discutere di relazioni esterne e questioni di politica generale, mentre la riunione dei Ministri dell'Agricoltura da vita al "Consiglio Agricoltura", quella dei ministri incaricati delle questioni economiche e finanziarie al "Consiglio Economia/Finanze" e così via.
Anche la cadenza delle riunioni del Consiglio varia a seconda dell'urgenza dei temi trattati. Si va dalle riunioni mensili delle formazioni "Affari generali", "Agricoltura" e "Economia/Finanze", alle due o quattro riunioni annuali delle formazioni "Trasporti", "Ambiente" e "Industria".
La sede del Consiglio si trova a Bruxelles. In aprile, giugno e ottobre le sessioni del Consiglio hanno luogo a Lussemburgo.
Il Consiglio è presieduto a turno da ciascuno Stato membro per un periodo di sei mesi, secondo un ordine prestabilito. La presidenza assicura l'organizzazione dei lavori, ed è incaricata di presiedere tutte le riunioni .
ORDINE DELLE PRESIDENZE PER IL PERIODO 2007/2020
Primo semestre | Secondo semestre | |
2007 | Germania | Portogallo |
2008 | Slovenia | Francia |
2009 | Rep. Ceca | Svezia |
2010 | Spagna | Belgio |
2011 | Ungheria | Polonia |
2012 | Danimarca | Cipro |
2013 | Irlanda | Lituania |
2014 | Grecia | Italia |
2015 | Lettonia | Lussemburgo |
2016 | Paesi Bassi | Slovacchia |
2017 | Malta | Regno Unito |
2018 | Estonia | Bulgaria |
2019 | Austria | Romania |
2020 | Finlandia |
Che cosa fa il Consiglio dell'Unione
Il Consiglio esercita un potere legislativo e un potere decisionale.
Il primo si esprime principalmente attraverso l'adozione degli atti legislativi
direttamente vincolanti per tutti i cittadini dell'Unione (regolamenti) o per gli stati membri
(diretive e decisioni); il secondo è legato alla cooperazione di polizia e giudiziaria in
materia penale e alla Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC).
In qualità di legislatore, il Consiglio esamina le proposte della Commissione e ne decide le eventuali modifiche e l'adozione. L'iter legislativo prevede, per un determinato numero di temi, l'adozione della legislazione comunitaria con al partecipazione determinante del Parlamento europeo, a cui il Consiglio sottopone in esame le misure proposte prima dell'approvazione definitiva.
Le delibere del Consiglio possono essere prese a maggioranza semplice, a maggioranza qualificata o all'unanimità. In campo comunitario gran parte delle decisioni sono adottate a maggioranza qualificata su proposta della Commissione. Nei settori di carattere intergovernativo, il Consiglio rappresenta il principale organo decisionale ed il potere d'iniziativa è detenuto dagli Stati membri.
Gli atti del Consiglio possono assumere forma di regolamento, direttiva, decisione, raccomandazione o parere.
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