8 marzo 2014: l'impegno del Viminale contro la violenza di genere
Giornata internazionale della donna dedicata a parità e progressoIl problema non riguarda solo le donne. C'è una questione di cambiamento culturale alla base di un'efficace lotta contro la violenza di genere in tutte le sue manifestazioni: da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori (lo stalking) allo stupro fino al femminicidio.
Per la Giornata internazionale della donna il ministero dell'Interno ribadisce il suo impegno nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere. Un impegno portato avanti sul fronte dell'intervento, del monitoraggio, della formazione e della sensibilizzazione. In occasione dell'8 marzo il ministro Angelino Alfano presenta nella sede romana di Telefono Rosa i dati sui casi di violenza contro le donne e l'opuscolo 'No more feminicide'.
Secondo i dati della direzione centrale della Polizia criminale (Polizia di Stato), nel primo bimestre 2014, rispetto allo stesso periodo 2013, si assiste a una diminuzione dei casi di omicidio volontario commessi in ambiti familiari-affettivi e, tra questi, in modo correlato anche di quelli in cui a rimanere vittima è una donna, basati su un movente di genere (femminicidio).
Della raccolta e monitoraggio dei dati si occupa l'Oscad, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, organismo interforze (Polizia-Carabinieri) che opera nell'ambito della direzione centrale della Polizia criminale. Per le segnalazioni è attivo il 1522, il numero verde (di pubblica utilità) della Rete nazionale antiviolenza.
Intervento formazione e sensibilizzazione
Oggi le politiche di intervento si muovono in un quadro normativo che dal 2009, con l'introduzione del reato di atti persecutori-stalking, fino alla più recente legge 119/2013 ('Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere'), ha rafforzato tutela giudiziaria e sostegno alle vittime, introdotto una serie di aggravanti e la possibilità di permessi di soggiorno per motivi umanitari per le vittime straniere di violenza. Il tutto nel quadro delineato dalla Convenzione di Istanbul (2011), primo strumento internazionale giuridicamente vincolante 'sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica'.
Il dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero 'specializza' da tempo gli operatori sul territorio attraverso la formazione sulle tecniche di ascolto e approccio alle vittime, di valutazione del rischio e individuazione delle misure di protezione. Le scuole di formazione della Pubblica sicurezza inoltre hanno inserito nei programmi di aggiornamento professionale corsi sulla violenza domestica e lo stalking.
Oltre alle iniziative a livello centrale, le prefetture promuovono sul territorio, dove emergono i bisogni e le esigenze, iniziative di informazione e sensibilizzazione per combattere 'sul nascere' la violenza di genere. In quest'ottica nascono iniziative di formazione nelle scuole, corsi di formazione per gli operatori delle strutture sociosanitarie al fine di migliorare la prima accoglienza, forme di collaborazione (protocolli, intese) con gli enti locali e le associazioni per potenziare l'accoglienza e il sostegno alle vittime, gruppi di lavoro (task force) per pianificare le iniziative e divulgare le best practice.
La presenza delle donne al ministero dell'Interno
La presenza femminile al ministero dell'Interno conta 703 donne nelle posizioni di vertice (79 prefetto, 418 viceprefetto e 206 viceprefetto aggiunto), 63 dirigenti e 11.772 impiegate, che corrispondono rispettivamente al 55, 41 e 60% dei rispettivi ambiti.
15.137 sono attualmente le donne appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato, delle quali 241 dirigenti e 10.711 assistenti-agenti. Il principio delle pari opportunità di carriera nell'ambito della Polizia di Stato è stato introdotto nel 1981 (legge n.121/1981, nuovo ordinamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza).
Le donne nei ruoli operativi del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco sono oggi 131. Dal 1990 vestono la divisa: 64 sono Vigili del fuoco, 60 sono funzionari e direttivi e 7 sono dirigenti. Nei ruoli non operativi il personale femminile, oggi 1736 unità, è presente dalla fine degli anni settanta.
'La parità per le donne è progresso per tutti': il tema scelto dall'Onu per l'8 marzo 2014
Dal 1975, anno della sua istituzione, la Festa internazionale della donna è diventata sempre più un'occasione per fare il punto su progressi e obiettivi del percorso di evoluzione culturale e socio economica femminile a livello globale. Sul sito web dell'Onu l'approfondimento sullo stato d'attuazione dei Millenium Developement Goals sull'uguaglianza di genere da raggiungere entro il 2015. L'Onu ha festeggiato ufficialmente il 7 marzo a New York la giornata dell'8 marzo, alla vigilia della 58° sessione della Commissione sullo status delle donne che si riunirà il 10 marzo.
Ultimo aggiornamento: 10.3.2014
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Esterni
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