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Napolitano al Viminale inaugura il restauro della palazzina di via Panisperna, sede del Centro Fermi - 20 aprile 2012

Il presidente della Repubblica ospite d'onore alla Seconda conferenza dei progetti organizzata dal Museo storico della Fisica e centro Studi e Ricerche Enrico Fermi per l'intitolazione della 'fontana di Fermi' come sito della Società europea di fisica. Cancellieri orgogliosa «per il fatto che una delle più importanti scoperte della scienza sia avvenuta qui»

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«Come ministro dell'Interno non posso nascondere un certo orgoglio per il fatto che una delle più importanti scoperte della scienza sia avvenuta qui al Viminale, in un posto sicuro».

Con queste parole, che evidenziano lo stretto legame con la palazzina dell'ex Istituto di Fisica di via Panisperna dove Fermi e i suoi collaboratori condussero fondamentali sperimentazioni nella 'vasca dei pesci rossi', Annamaria Cancellieri ha dato questa mattina il benvenuto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ospite d'onore della sessione plenaria della Seconda conferenza dei progetti organizzata dal Museo storico della fisica e centro di Studi e ricerche 'Enrico Fermi' (Centro Fermi).

Il Presidente della Repubblica ha partecipato alla giornata conclusiva della Conferenza - una rassegna dei progetti di ricerca interdisciplinare di avanguardia del Centro - per inaugurare i lavori di restauro conservativo della palazzina dell'ex Istituto di Fisica. La struttura, che dal 1938, quando l'Istituto cambiò sede, è stata utilizzata dal ministero dell'Interno, oggi torna, come prevede la legge istitutiva del Centro Fermi (n.62 del 1999), alle attività di ricerca scientifica e sperimentazione. In sala, per le istituzioni, il ministro dei Beni e delle Attività culturali Lorenzo Ornaghi, il sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca Elena Ugolini, i sottosegretari all'Interno Carlo De Stefano e Giovanni Ferrara, il capo di Gabinetto dell'Interno Giuseppe Procaccini e il vice capo di Gabinetto vicario Vincenzo Cardellicchio, e capi dei cinque dipartimenti del ministero.

Fontana di FermiL'alto profilo istituzionale della figura di Napolitano, ha sottolineato il presidente del Centro Fermi Luisa Cifarelli porgendo i saluti e introducendo gli interventi, conferisce un valore particolare anche all'intitolazione della fontana della palazzina - che lo stesso Fermi ribattezzò 'fontana delle idee' - come primo 'Sito storico della Società europea di Fisica', con la deposizione di un cippo e una targa.

In quella semplice vasca, ha ricordato il primo presidente del Centro Antonino Zichichi, Fermi e il suo gruppo - 'i ragazzi di via Panisperna' - realizzarono esperimenti fondamentali. Da lì, infatti, Fermi, «il più grande galileiano del 20° secolo», intuì l'esistenza di quelle che chiamiamo oggi 'forze di Fermi', in grado di spiegare il mistero del sole. Fermi e il suo gruppo «interdisciplinare» produssero per la prima volta grazie alle sperimentazioni «energia prodotta dall'uomo senza combustione», riuscendo a rendere radioattivi tutti gli elementi della tavola periodica e a svelare l'importanza dei neutroni e dei neutrini.

Zichichi, che alla conferenza ha presentato, ripubblicato, il suo progetto Extreme Energy Events (Eee) 'La scienza nella scuole', ha dedicato al Presidente della Repubblica il suo lavoro 'La fontana di Fermi nella storia della scienza', ricordando che in un «mondo della scienza non si sarebbero prodotte le 63 emergenze mondiali» di oggi.

Il Centro Fermi, del resto, «è nato per i giovani, per farli salire sulle spalle dei giganti», ha sottolineato il presidente del Comitato Panisperna Athos De Luca ricordando che alla Conferenza hanno partecipato, oltre a più di 200 scienziati e ricercatori, molti ragazzi coinvolti nelle attività del Centro Fermi e del Comitato stesso. Nella palazzina gli studiosi torneranno finalmente a fare ricerca dopo 75 anni, ha proseguito De Luca, a capo dell'organismo che si è battuto per l'istituzione del Centro e per il suo ritorno a via Panisperna, reso possibile «grazie alla stretta collaborazione con il ministero dell'Interno». Una «giornata speciale» questa, dunque, per la scienza, «che deve dialogare con i cittadini», e un auspicio per una ricerca del futuro «libera e senza condizionamenti».